Un nostro cliente proveniente dal Libano, titolare del permesso di soggiorno per soggiornante di lungo periodo-Ue, e residente ad Ancona, nel 2013 è stato colpito da un provvedimento di cancellazione anagrafica per rettifiche post censuarie. Appena venuto a conoscenza di tale provvedimento, egli si adoperava a chiedere la reiscrizione e, con decorrenza 2017, veniva nuovamente iscritto nell’anagrafe del Comune di Ancona. L’interessato ci ha contattati perché voleva ottenere la revoca del provvedimento di cancellazione della residenza anagrafica, e, con la nostra guida, ci ha prodotto una serie di documenti che hanno dimostrato la sua presenza nel Comune di Ancona anche nel periodo in cui era stato cancellato.  Quindi, abbiamo presentato ricorso al Tribunale di Ancona, allegando una serie di documenti idonei a dimostrare la carriera universitaria...

Accolta istanza di cambio del nome e cognome  Un imprenditore di origine siriana, che aveva appena ottenuto il riconoscimento della cittadinanza italiana per residenza con il nostro studio, ha agito davanti al Prefetto di Napoli per vedere modificato il proprio nome e cognome arabo con il nome e cognome italiani, dimostrando che con questi ultimi egli era conosciuto e stimato nel proprio ambiente professionale. La Prefettura di Napoli ha preliminarmente riconosciuto che "l'attuale sistema normativo prevede un ampio riconoscimento della facoltà di cambiare il proprio nome e/o cognome, la cui istanza può essere giustificata non solo nelle ipotesi tipiche indicate dalla legge (... perché ridicolo o vergognoso o perché rivela l'origine naturale...), ma per qualsiasi altra causa morale, economica, familiare, affettiva, che sia meritevole di...

Un trionfo di giustizia è stato ottenuto presso il Tribunale Amministrativo del Lazio (TAR Lazio) per un caso di ricorso avverso il silenzio sulla domanda di cittadinanza per residenza. In data 11 luglio 2023, il TAR Lazio ha accolto il ricorso presentato da un cittadino straniero che attendeva da troppo tempo una risposta alla sua richiesta di cittadinanza italiana. La sentenza è un importante risultato per il ricorrente, ma anche per tutti coloro che si trovano in una situazione simile, bloccati nell'incertezza e nell'attesa di una risposta da parte della pubblica amministrazione sulla domanda di cittadinanza italiana per residenza. La sentenza ha preso atto della persistenza dell'inadempimento da parte del Ministero dell'Interno, che, nonostante il trascorrere degli anni e la violazione del termine di legge, non ha mai provveduto a...

Cosa chiedeva il cliente Si è rivolto a Boschetti Studio Legale un cliente di origine kenyota rappresentando di aver inoltrato, presso l'Ambasciata d'Italia a Nairobi, istanza per il rilascio del visto d'ingresso in Italia per motivi di turismo e che la citata Ambasciata ha respinto l'istanza ritenendo sussistente il c.d. rischio migratorio, ossia il presunto rischio che il richiedente, alla scadenza del visto, non effettui il rimpatrio e rimanga clandestinamente in Italia senza, tuttavia, specificare il benché minimo elemento di fatto dal quale possa ritenersi tale rischio concretamente fondato. Qual è stata la nostra strategia Dall'esame della documentazione inviata, il nostro team ha subito rilevato un vizio procedimentale consistente nella mancata emissione del preavviso di rigetto di cui all'art. 10-bis della Legge n. 241/1990,...

Con la recente sentenza n. 10878/2023 del 28/06/2023, il Tar Lazio di Roma, Sezione III^, ha accolto un ricorso di Boschetti Studio Legale avverso il provvedimento di diniego del visto per residenza elettiva emesso dal Consolato d’Italia a San Paolo. Si tratta di un grande successo, che dimostra come il team di Boschetti Studio Legale possieda piena padronanza nel diritto dell’immigrazione, e in modo specifico, nella materia dei visti per residenza elettiva. Passando a esaminare la sentenza, il Tar Lazio ha preliminarmente delineato la disciplina normativa che regola la materia del rilascio del visto per residenza elettiva, modellandosi alle interpretazioni rese dalla giurisprudenza. Anzitutto, si è osservato che il rilascio del visto per residenza elettiva è regolato dal punto 13 del Decreto Interministeriale n. 850/2011 (c. d. codice...

Con riferimento al Cliente “Andrè”, i documenti da trascrivere a seguito del riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis erano stato inviati al Comune il 5 aprile 2022 e, nonostante un’attività costante e continua di sollecito da parte del nostro Studio Legale, le trascrizioni erano ferme da oltre 8 mesi. Così, abbiamo proposto al Cliente di agire con il ricorso per ottemperanza davanti al TAR Lazio, consapevoli che in questo modo avremmo ridotto notevolmente i tempi di attesa delle trascrizioni. Il Cliente si è trovato d'accordo e il ricorso è stato depositato il 30 dicembre 2022. Il TAR Lazio ha fissato l’udienza in data 28 febbraio 2023 e, all’esito, con Sentenza n. 3553/2023 ha ordinato al Comune di effettuare le trascrizioni entro 90 giorni dalla data di comunicazione del provvedimento favorevole. C'è anche di più:...

Si è rivolto a noi un signore di origine italiana che aveva, molti anni prima, rinunciato alla cittadinanza italiana per poter accedere ad un posto pubblico all’estero. Maturando nel corso del tempo il desiderio di tornare ad essere cittadino italiano, ha affidato al nostro Studio Legale l’incarico volto ad attivare la procedura di riacquisto tramite il comune italiano in cui fissare la residenza entro un anno dalla dichiarazione di riacquisto effettuata davanti al Consolato. Dopo le adeguate verifiche documentali, sollecitate dalla nostra istanza, il Comune ha concluso positivamente la procedura ed oggi il cliente è di nuovo un cittadino italiano.

A distanza di oltre due anni dalla presentazione della domanda di Cittadinanza italiana per residenza , si è rivolto a noi uno studente riferendoci che, a causa di motivi di urgenza legati al suo percorso di studi, necessitava della cittadinanza italiana nel tempo più breve possibile per poter accedere a taluni concorsi pubblici. Attraverso una costante e periodica attività di pressing verso l’Amministrazione competente, che lo studio elabora con procedure e secondo un'agenda ben definiti, siamo riusciti a velocizzare il procedimento e a far ottenere la cittadinanza italiana solo dopo pochi mesi dal conferimento dell’incarico al nostro Studio. Oggi il cliente, dopo aver ottenuto la cittadinanza italiana, ha partecipato al concorso pubblico tanto desiderato, peraltro superandolo brillantemente.

A seguito dell’inutile decorso dei tempi di legge entro cui l’Amministrazione era chiamata obbligatoriamente a pronunciarsi sulla pratica, un cliente si è rivolto a noi al fine di ricevere assistenza dinnanzi al TAR Lazio. Attraverso un ricorso al TAR per la cittadinanza italiana, siamo riusciti a dimostrare l’illegittimo silenzio adottato dal Ministero dell’Interno sulla pratica del ricorrente e il Giudice ha ordinato all’Amministrazione di adottare il provvedimento entro un breve termine perentorio, condannando la stessa al pagamento delle spese processuali. La domanda di cittadinanza è stata accolta ed oggi il nostro cliente è un cittadino italiano.

A distanza di due anni dalla presentazione della domanda di Ricongiungimento familiare con la moglie e i figli minori, il richiedente, vedendosi recapitare un preavviso di diniego da parte della Prefettura competente a causa di erronee valutazioni, si rivolgeva al nostro Studio per ricevere assistenza professionale. Attraverso una memoria difensiva, siamo riusciti a dimostrare l’infondatezza delle contestazioni mosse da parte prefettizia, conseguendo così in poco tempo il rilascio del relativo nulla osta tramite il quale i familiari sono riusciti finalmente ad ottenere il visto d’ingresso dall’Ambasciata di riferimento. Oggi la famiglia è riunita.

Avendo nella propria fedina penale un reato attinente al codice della strada, un cliente contattava il nostro Studio in quanto interessato ad ottenere la riabilitazione estinguendo così tutti gli effetti penali della condanna. Poiché per ottenere la riabilitazione l’istante deve presentare una proposta risarcitoria alla persona offesa dal reato, in questo caso lo Studio ha fatto presentare al cliente una proposta risarcitoria al fondo di garanzia vittime della strada. La strategia è risultata vincente e il nostro cliente ha ottenuto la riabilitazione potendo così finalmente presentare la domanda di cittadinanza italiana.

Si è rivolta al nostro Studio una Signora che, dopo aver concluso autonomamente il procedimento amministrativo per il riconoscimento della Cittadinanza iure sanguinis davanti al Consolato competente, era in attesa, dal 2018, della trascrizione del proprio atto di nascita presso il comune italiano di riferimento per poi chiedere il passaporto italiano. Senza tale trascrizione, infatti, non è possibile ottenere i documenti italiani e di godere di tutti i benefici derivanti dal riconoscimento della cittadinanza italiana. Attraverso una dura diffida il nostro Studio è riuscito ad ottenere in soli 20 giorni la trascrizione dell’atto di nascita della cliente. Oggi la Signora può godere quindi del nostro status civitatis.

Una Signora americana da anni coltivava il desiderio di poter soggiornare in Italia e per tale ragione decideva di rivolgersi al nostro Studio per essere assistita nel procedimento di richiesta del Visto per residenza elettiva. Dopo aver effettuato un’attenta verifica sull’esistenza dei presupposti per la richiesta di tale tipologia di visto, indicavamo alla cliente tutta la copiosa documentazione da presentare davanti al Consolato di riferimento, svolgendo contestualmente un’attività di scouting immobiliare per la stessa. Difatti, uno degli elementi necessari per poter ottenere il visto per residenza elettiva è la disponibilità di un alloggio in Italia da eleggere a residenza, dimostrabile mediante un contratto di locazione o un certificato di proprietà. In relazione a questo aspetto della pratica, la cliente richiedeva la nostra assistenza...

Si è rivolto a noi un Signore residente in Italia da oltre 10 anni con l’intenzione di presentare la domanda di cittadinanza italiana. Tuttavia, dalla verifica dei documenti da introdurre in sede di istanza, è emerso un buco di residenza di pochi mesi che avrebbe tuttavia ostacolato l’ottenimento della cittadinanza italiana per residenza. Attraverso un'istanza di accesso agli atti presso il comune che aveva provveduto a cancellare la residenza del nostro assistito, lo Studio ha individuato dei vizi procedimentali quali: l’omessa comunicazione di avvio del procedimento e del relativo provvedimento di cancellazione per irreperibilità e l’insufficienza degli accertamenti effettuati presso il luogo di residenza del cliente. Grazie ad una nostra diffida, il comune coinvolto ha disposto in autotutela l’annullamento del provvedimento di cancellazione...

Si è rivolto a noi un cittadino britannico, figlio di madre italiana, nata in Italia, con il desiderio di vedersi riconosciuta la propria cittadinanza italiana. Egli, per più di un anno, aveva tentato di prendere un appuntamento presso il Consolato di riferimento al fine di attivare la procedura volta al riconoscimento dello status civitatis, senza mai riuscirci. L’infruttuosità di tali tentativi ha condotto l’interessato a chiedere il nostro intervento. Grazie alla presentazione di un’istanza specifica presso il comune italiano competente, siamo riusciti ad ottenere in pochissimo tempo la trascrizione diretta dell’atto di nascita dell’interessato, senza il preventivo coinvolgimento del Consolato. Oggi dunque il nostro cliente è a tutti gli effetti un cittadino italiano.

Dopo aver ricevuto un preavviso di diniego avverso la domanda di cittadinanza a causa di un “buco di residenza”, l’interessato richiedeva la nostra assistenza. Lo Studio Legale Boschetti, attraverso una memoria difensiva, ha dimostrato che, al di là dell’elemento formale anagrafico, il richiedente non aveva mai cessato di abitare nella stessa città, allegando contratto di locazione, contratto di lavoro, documenti relativi a visite mediche e altro. L’Amministrazione ha riconosciuto la fondatezza della nostra linea di difesa procedendo al riconoscimento della Cittadinanza italiana. Si tratta dunque di uno dei tanti nostri successi sul tema, che apre una grande finestra di speranza per tutti coloro che rischiano di vedersi negare la cittadinanza italiana per assenza di continuità della residenza, pur non avendo nei fatti mai smesso di abitare...

A causa di molteplici precedenti penali commessi dall’interessato, il Ministero dell’Interno adottava un provvedimento di diniego definitivo della cittadinanza italiana. Il nostro Studio è intervenuto con la presentazione di un ricorso al TAR Lazio argomentando che si trattava di reati di lieve entità, risalenti nel tempo e che l’Amministrazione non aveva preso in considerazione la condotta esemplare tenuta dal nostro assistito negli anni successivi. Inoltre, attraverso prove documentali, abbiamo dimostrato la perfetta integrazione del ricorrente nel tessuto nazionale. Tutti questi elementi, da noi inseriti in sede di ricorso, hanno così condotto il Giudice ad una valutazione totalmente positiva della posizione del nostro assistito. Con la vittoria del ricorso il cliente potrà vedersi finalmente attribuita la cittadinanza italiana, bene...

A seguito della presentazione di una domanda di cittadinanza italiana per matrimonio, la Prefettura inviava al cliente un preavviso di diniego in quanto, non risultando quest’ultimo convivente con il coniuge italiano, presumeva trattarsi di un matrimonio fittizio finalizzato soltanto a far ottenere la cittadinanza italiana al coniuge straniero. Grazie ad una elaborata memoria difensiva abbiamo dimostrato che la mancanza di convivenza tra i coniugi non rientra tra i motivi che giustificato il diniego della cittadinanza italiana per matrimonio, in quanto le cause di preclusione al riconoscimento della cittadinanza italiana per matrimonio sono tassative. La Prefettura ha così accolto la nostra memoria difensiva e il cliente potrà finalmente ottenere la cittadinanza italiana.

Si è rivolta a noi una Signora con il desiderio di adottare il nipote maggiorenne, figlio della defunta sorella, con il quale ha sempre avuto un legame affettivo molto forte. Abbiamo così preparato il ricorso volto a dimostrare la presenza dei requisiti per poter conseguire l’adozione ed in breve tempo è stata fissata l’udienza davanti al Presidente della sezione competente. Nel corso dell’udienza da noi presenziata, che ha previsto la partecipazione obbligatoria dell’adottante e dell’adottando, sono stati espressi i relativi consensi all’adozione e confermato il solido legale intercorrente tra zia e nipote. A distanza di pochi mesi, il Giudice ha emesso la sentenza decidendo in senso favorevole per l’adozione. Zia e nipote possono finalmente festeggiare!

Si è rivolto al nostro Studio Legale un signore che, a causa di un precedente penale risalente nel tempo, non avrebbe potuto ottenere la cittadinanza italiana. Abbiamo dunque presentato davanti al Tribunale di Sorveglianza compente un’apposita istanza (c.d. riabilitazione) tramite la quale abbiamo dato prova che il cliente aveva provveduto alla riparazione della propria condotta illecita e inoltre, che lo stesso, nel corso degli anni, aveva mantenuto costantemente una buona condotta. Il Tribunale di Sorveglianza ha così accolto la nostra istanza riabilitando il soggetto che ora potrà finalmente ottenere la cittadinanza italiana.

A seguito della presentazione di una domanda di cittadinanza italiana per residenza, il Ministero dell’Interno, a causa di un buco di residenza per irreperibilità del richiedente, adottava un preavviso di diniego che avrebbe impedito l’ottenimento della cittadinanza italiana. L’interessato decideva così di rivolgersi al nostro Studio Legale e grazie ad una memoria difensiva in cui dimostravamo che invece il soggetto risiedeva effettivamente sul territorio italiano in modo continuativo ed interrotto, riuscivamo a ribaltare la posizione del Ministero dell’Interno. Oggi il cliente è un cittadino italiano.