Cittadinanza italiana per Matrimonio
Lo Studio Legale Boschetti offre assistenza nella presa in carico dell'intera pratica di cittadinanza italiana per matrimonio, dalla sua presentazione fino al termine della procedura.
In particolare, forniamo consulenza in ordine ai documenti da raccogliere, alle formalità di legalizzazione o apostille e traduzione degli atti stranieri, e alla sussistenza dei requisiti di legge affinché la domanda sia presentata in funzione del suo accoglimento.
Provvediamo, inoltre, noi stessi a compilare e inviare l'istanza tramite il sistema telematico messo a punto dal Ministero dell'Interno, previa scansione dei documenti da allegare e apertura a nome del cliente dell'account sul sito.
Avvisiamo, altresì, il cliente quando dovrà recarsi in Prefettura (o al Consolato, per le domande presentate all'estero) per il deposito dei documenti, informandolo sui documenti che dovrà presentare. Una volta attivata la richiesta di cittadinanza per matrimonio, lo Studio assume il compito di controllare e velocizzare lo svolgimento della pratica, in tutte le sue fasi, ossia dalla consegna del codice K10, alla fase istruttoria, a quella di valutazione, alla firma e notifica del decreto di concessione della cittadinanza, fino alla proclamazione di cittadino italiano ai sensi di legge.
Dove si presenta la domanda di cittadinanza per matrimonio
La domanda di cittadinanza italiana per matrimonio si presenta esclusivamente online, tramite registrazione al portale del Ministero dell'Interno; il link di riferimento è il seguente: https://cittadinanza.dlci.interno.it.
Dopo avere effettuato la registrazione, il richiedente dovrà compilare telematicamente il modulo di domanda e allegare integralmente i documenti per cittadinanza italiana per matrimonio.
Terminata la procedura di censimento ed esperiti i dovuti controlli da parte della Prefettura competente in ordine all'autenticità della documentazione prodotta, al richiedente verrà rilasciato il numero della pratica che gli occorrerà successivamente per l'identificazione della fase in cui si trova la richiesta.
Quali sono i requisiti per ottenere la cittadinanza per matrimonio
I requisiti per ottenere la cittadinanza italiana per matrimonio sono i seguenti:
- 2 anni di residenza in Italia dopo il matrimonio oppure 3 anni di residenza all'estero dopo il matrimonio (in entrambi i casi il termine è ridotto della metà in presenza di figli). È inoltre necessario che il matrimonio sia trascritto in Italia;
- matrimonio valido ed effettivo per tutta la durata della procedura, nel senso che è fondamentale che nel corso del procedimento non sopraggiungano cause di separazione (sia giudiziale che di fatto), divorzio, morte del coniuge, etc.;
- certificato attestante la conoscenza della lingua italiana per un livello non inferiore al B1 del Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (requisito introdotto dal decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113 (c.d. decreto sicurezza), convertito nella L. 5 febbraio 1992, n. 91). Tale titolo di studio non dovrà essere conseguito dai soggetti titolari del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo (ex Carta di soggiorno) e coloro che abbiano sottoscritto l'accordo d'integrazione di cui all'art. 4bis del T.U. di cui al d.lgs. 25 luglio 1998 n. 286, avendo già assolto il relativo onere.
A differenza di quanto accade nelle pratiche di cittadinanza italiana per residenza, nei procedimenti aventi ad oggetto la concessione della cittadinanza per matrimonio non è richiesto il possesso di redditi adeguati volti a dimostrare la capacità del richiedente di mantenere sé e la propria famiglia dal punto di vista economico.
Ulteriore discrepanza la si rinviene anche per quanto riguarda il requisito della condotta giudiziaria.
Difatti, ai fini dell'accoglimento della domanda di cittadinanza per residenza, l'Amministrazione, avvalendosi di un giudizio altamente discrezionale, considera determinanti per il rigetto tutti i fatti penalmente rilevanti, a prescindere, cioè, dagli esiti della vicenda giudiziaria e ciò in quanto il fine ultimo dell'Amministrazione è quello di verificare che lo straniero si sia correttamente integrato nel tessuto sociale della Repubblica.
Nei procedimenti riguardanti l'acquisto della cittadinanza italiana per matrimonio, sarà, invece, fondamentale conseguire la riabilitazione, giacché al suo ottenimento, che comporta la cessazione degli effetti preclusivi della condanna, seguirà il rilascio, pressoché automatico, della cittadinanza per matrimonio.
I tempi per la cittadinanza per matrimonio
I tempi per la cittadinanza per matrimonio erano di 48 mesi (4 anni) per le pratiche instaurate prima dell'entrata in vigore del decreto-legge 21 ottobre 2020, n. 130, convertito con legge del 18 dicembre 2020, n. 173.
Ai fini dell'ottenimento della cittadinanza italiana per matrimonio nuova legge, invece, prevede che il termine è ridotto a 36 mesi (3 anni) per le istanze avanzate dopo il 20 dicembre 2020.
Per «tempo», in particolare, s'intende il periodo di legge che la Pubblica Amministrazione ha a disposizione per adempiere spontaneamente, vale a dire in assenza di diffide e solleciti vari da parte del richiedente.
Quali sono i documenti necessari per ottenere la cittadinanza italiana per matrimonio
I documenti per la cittadinanza italiana per matrimonio sono:
- carta d'identità fronte e retro o passaporto;
- eventuale codice fiscale in Italia;
- certificato di soggiorno permanente se cittadino comunitario;
- certificato penale del suo paese d'origine (ha validità per 6 mesi), per il quale occorrono la traduzione e la legalizzazione del consolato italiano (o apostille, se si tratta di Stato che rientra nella Convenzione dell'Aja);
- atto di nascita del suo paese di origine (validità illimitata), per il quale occorrono la traduzione e la legalizzazione del consolato italiano (o apostille, se si tratta di Stato che rientra nella Convenzione dell'Aja);
- ricevuta pagamento di 250 Euro da effettuarsi sul conto corrente postale n. 809020 intestato al Ministero dell'Interno-DLCI, causale "cittadinanza";
- autocertificazione dello stato di famiglia;
- certificato attestante la conoscenza della lingua italiana per un livello non inferiore al B1 (intermedio), a esclusione degli stranieri che siano titolari del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo (ex Carta di soggiorno) e di coloro che abbiano sottoscritto l'accordo d'integrazione di cui all'art. 4bis del T.U. di cui al d.lgs. 25 luglio 1998 n. 286, avendo già assolto il relativo onere.
Cosa possiamo fare per farti ottenere la cittadinanza italiana per matrimonio velocemente
Per ottenere la cittadinanza italiana per matrimonio velocemente abbiamo adottato una formula innovativa che si distingue dai classici solleciti, in quanto prevede la completa presa in carico della pratica di cittadinanza del cliente.
In particolare, non ci limitiamo a spedire una semplice e generica diffida, di quelle che si trovano sui forum di Internet, ma elaboriamo atti scritti con una precisa strategia, che poi inoltriamo agli uffici delle pubbliche amministrazioni coinvolte nel procedimento.
Le nostre sollecitazioni, pertanto, sono periodiche e vengono ripetute nel tempo in autonomia, senza che i clienti ce lo debbano richiedere di volta in volta: se non riceviamo risposta ne inviamo un'altra; se il procedimento ancora non si sblocca ne inviamo una terza, e così via, finché non si arriva alla decisione del Ministero, che se in possesso dei noti requisiti richiesti (residenza almeno decennale continuativa e ininterrotta, redditi superiori alle soglie minine fissate per legge e assenza di precedenti penali e procedimenti penali in corso) coinciderà con la concessione della cittadinanza italiana.
La nostra assistenza, peraltro, non si conclude con l'emissione del decreto, ma solo nel momento in cui il cliente ottiene materialmente la cittadinanza, per cui siamo pronti a sollecitare, in caso di ritardi, anche le successive fasi della firma e della notifica del decreto stesso.
Sempre più spesso, infatti, accade che, sull'apposito portale ministeriale, la domande finalizzate ad acquisire lo status di cittadino italiano risultino in fase di stallo, per via delle prolungate verifiche istruttorie e della sovrabbondante valutazione degli acquisiti elementi informativi, obbligando, dunque, i richiedenti ad attendere oltre un termine ragionevole per vedere la propria pratica definita.
A questo proposito, pertanto, al fine di evitare che la domanda di cittadinanza riposi nel cassetto e il cliente finisca per non ricevere per anni alcuna risposta in merito alla definizione del procedimento che lo interessa, intraprendiamo una precisa e puntuale attività di pressing al Ministero dell'Interno e alle relative Prefetture competenti, avviando con detti uffici un proficuo e intenso dialogo indirizzato a far riprendere in mano la pratica del cliente e a far concludere, tramite l'adozione del provvedimento definitivo, l'iter procedimentale nel termine più breve possibile.
La procedura per ottenere la cittadinanza per matrimonio
La procedura per ottenere la cittadinanza per matrimonio si avvia con l'istanza telematica, corredata della documentazione obbligatoria, come sopra elencata. La particolarità del procedimento, rispetto alla pratica di cittadinanza per residenza, è che l'attività istruttoria e quella decisoria si concentrano in un unico ente, ovvero la Prefettura del luogo di residenza del richiedente.
Diversamente, per le domande presentate all'estero, a una prima fase di verifica dell'Autorità Consolare, segue l'esame vero e proprio e la decisione della domanda ad opera del Ministero dell'Interno a Roma.
L'istruttoria si focalizza, oltre che sull'esistenza di un matrimonio effettivo e non di comodo, in essere, sulla posizione penale del richiedente. Fondamentale è pertanto il parere della competente Questura.
Una volta superato questo scoglio la pratica va in scioltezza; l'unico problema sono i tempi, che, come detto, bisogna cercare di velocizzare tenendo un ruolo attivo nella richiesta di cittadinanza italiana per matrimonio, perché se si attendono i tempi spontanei della Pubblica Amministrazione la durata del procedimento potrebbe anche oltrepassare di molto i termini di legge.
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Quanto tempo ci vuole per ottenere la cittadinanza italiana per matrimonio?
La durata del procedimento relativo alla cittadinanza italiana per matrimonio era di 48 mesi: termine introdotto dal primo decreto Sicurezza del 2018, in sostituzione del precedente, che era di 730 giorni. Successivamente, il D.L. 130/2020, ha introdotto il termine attuale di 24 mesi prorogabili dalla Pubblica Amministrazione fino ad un massimo di 36 mesi. Questi termini possono essere anche oltrepassati, se non si segue in modo adeguato la propria domanda di cittadinanza per matrimonio durante il suo intero svolgimento.
Che documenti servono per la cittadinanza italiana per matrimonio?
Per presentare domanda di cittadinanza per matrimonio, l’interessato deve presentare, l’atto di nascita, tradotto e legalizzato (o con apostille Convenzione Aja del 1961), certificato penale del paese di origine e degli altri eventuali in cui ha risieduto dopo i 14 anni (tradotto e legalizzato, o apostillato), permesso o carta di soggiorno, o attestato di soggiorno del cittadino Ue, certificato di matrimonio; se celebrato all’estero deve essere tradotto e legalizzato, o apostillato, e accompagnato dalla trascrizione in Italia; titolo di studio che attesti la conoscenza della lingua italiana a livello almeno B1, salvo esenzioni di legge; ricevuta pagamento del contributo ministeriale di 250 euro e marca da bollo di 16 euro, per le sole domande presentate in Italia.
Dove si fa la domanda per la cittadinanza italiana per matrimonio?
La domanda per la cittadinanza italiana si presenta telematicamente, tramite il portale immigrazione del Ministero dell’Interno, dove il richiedente deve previamente creare un account, con mail e password.
Come si ottiene la cittadinanza italiana?
Per ottenere la cittadinanza italiana si presenta la domanda tramite il sito internet del Ministero dell’Interno, e il giorno della convocazione si consegnano alla prefettura i documenti originali. Dopodiché bisogna attendere, e possibilmente sollecitare, lo svolgimento dell’istruttoria e l’adozione del decreto finale, di competenza della prefettura (cittadinanza per matrimonio) o del Ministero dell’Interno (cittadinanza per residenza).