Flussi e Sanatoria
Lo Studio Legale Boschetti in Roma si occupa di domande flussi e di sanatoria per la regolarizzazione di colf e badanti. Cura la procedura telematica, assiste lo straniero nel corso dell'intero iter e lo difende e rappresenta in giudizio nel caso in cui la domanda di regolarizzazione venga respinta.
Come previsto dall'art. 3, comma 4° del Testo Unico sull'Immigrazione, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, vengono annualmente definite, entro il termine del 30 novembre dell'anno precedente a quello di riferimento del decreto, sulla base dei criteri generali individuati nel documento programmatico, le quote massime di stranieri da ammettere nel territorio dello Stato per lavoro subordinato, anche per esigenze di carattere stagionale, e per lavoro autonomo.
Quindi il numero di stranieri da far entrare in Italia viene definito consultando vari enti, comprese le categorie produttive. A seconda delle esigenze di manodopera e del numero totale di stranieri in grado di lavorare già presenti sul territorio si definiscono i flussi anno per anno.
I decreti annuali, come previsto dall'art. 21, comma 4°, devono tenere conto delle indicazioni fornite dal Ministero del Lavoro e della previdenza sociale sull'andamento dell'occupazione e dei tassi di disoccupazione a livello nazionale e regionale, nonché sul numero di cittadini stranieri non appartenenti all'Unione europea iscritti nelle liste di collocamento.
Il datore di lavoro, italiano o straniero regolarmente soggiornante in Italia, che intende instaurare un rapporto di lavoro subordinato (a tempo determinato o indeterminato) con uno straniero residente all'estero deve presentare domanda allo Sportello Unico.
La domanda deve essere presentata allo Sportello Unico della provincia ove avrà luogo la prestazione lavorativa, nell’ambito delle quote previste dal decreto flussi.
Lo Sportello Unico rilascia il nulla osta al lavoro e verifica il visto rilasciato dall’autorità consolare e i dati anagrafici del lavoratore.
Ad oggi la domanda si presenta mediante la compilazione di un modello online sul sito del Ministero dell'Interno, che deve essere effettuata agli inizi dell'orario di apertura fissato (generalmente le ore 8 del mattino).
Poiché il numero degli stranieri ammessi ad entrare in Italia, sulla base del contingente stabilito dal decreto flussi, è limitato, la domanda deve essere tempestiva e quindi inoltrata telematicamente con la massima urgenza.
Già un ritardo di 5 minuti (quindi le 8:05 minuti) può risultare fatale.
La posizione dei cittadini extracomunitari privi di titolo di soggiorno impiegati presso le famiglie come lavoratori domestici di sostegno al bisogno familiare (colf) o come assistenti di persone affette da patologie o handicap (badanti), può essere regolarizzata attraverso la procedura di emersione del lavoro irregolare, meglio nota come “sanatoria”.
Se l’emersione riguarda lavoratori italiani o comunitari la domanda deve essere presentata all’INPS; se riguarda lavoratori extracomunitari, invece, deve essere inoltrata con procedura informatica allo sportello unico dell’immigrazione tramite il sito del Ministero dell’interno, cui occorre preliminarmente registrarsi.
Possono effettuare la dichiarazione di emersione i datori di lavoro:
- cittadini italiani;
- cittadini di uno Stato membro dell’Unione Europea, residenti in Italia;
- cittadini extracomunitari in possesso di titolo di permesso di soggiorno CE di lungo periodo;
- cittadini extracomunitari titolari di carta di soggiorno in quanto familiari di cittadino comunitario.
I lavoratori possono essere:
- cittadini italiani;
- cittadini di uno stato membro dell’Unione Europea;
- cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno in corso di validità, che consente attività di lavoro subordinato;
- cittadini extracomunitari comunque presenti sul territorio nazionale.
Nella domanda online vanno inseriti i dati anagrafici del datore di lavoro, quelli del lavoratore straniero assunto come colf o badante, la tipologia e le mansioni del rapporto, l’orario di lavoro, la specifica se il lavoratore convive con il datore di lavoro, il luogo dell’impiego, la sistemazione alloggiativa del lavoratore, l’ammontare della retribuzione.
Decreto Flussi e Sanatoria per immigrati irregolari - Studio legale Avvocato Francesco Boschetti
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