Visto per i soci delle start-up
Permesso annuale di soggiorno allo straniero che investe
Nel dossier "Italia start-up visa", a cui stanno lavorando il ministero dello sviluppo economico, quello degli esteri e degli interni, e che dovrebbe diventare operativo per la fine di marzo 2014, è previsto un visto annuale per gli stranieri che vogliono investire in start-up innovative nel nostro Paese, ed entro un anno dalla concessione del visto, si impegnano a diventare soci di società di capitali e a ricoprire cariche sociali (presidente, amministratore, membro del consiglio) della start-up innovativa.
I visti sono una leva strategica per attrarre e trattenere talenti e innovazione, e devono essere utilizzati come incentivo all'ingresso per alcune categorie strategiche, in particolare i c.d. imprenditori innovativi.
Con il decreto flussi 2013/2014 è stata introdotta una nuova categoria di richiedente per il visto per motivi di lavoro autonomo, e cioè "i cittadini stranieri per la costituzione di imprese start-up innovative" ai sensi della legge 17 dicembre 2012 n. 221, in presenza dei requisiti previsti dalla legge stessa e a favore dei quali sia riconducibile un rapporto di lavoro di natura autonoma con l'impresa.
Per ottenere il visto, il richiedente deve esibire alla rappresentanza diplomatico-consolare competente la seguente documentazione:
- il nulla osta concesso dal comitato tecnico "Italia start-up visa" (istituito presso il Mise);
- la documentazione attestante la disponibilità di risorse finanziarie, dedicate alla start-up innovativa, accertate o certificate, non inferiori a 50.000 euro;
- il nulla osta provvisorio ai fini dell'ingresso, rilasciato dalla questura territorialmente competente per il luogo in cui si vuole avviare l'attività;
- la dimostrazione di disporre di idonea sistemazione alloggiativa.
Una volta acquisita tale documentazione potrà essere emesso un visto di lavoro autonomo per start-up della durata di un anno, a valere sulle quote previste all'art. 3 del decreto flussi 2013/2014 sugli ingressi per lavoro autonomo, o successivi.
Entro otto giorni dell'ingresso in Italia, il destinatario del visto per start-up dovrò fare richiesta formale di permesso di soggiorno, che avrà la stessa durata del visto. Presso il ministero dello sviluppo economico, con decreto direttoriale è istituito il comitato tecnico "Italia start-up visa", con il compito di compiere una valutazione oggettiva, di merito, dei progetti di start-up innovativa provenienti da richiedenti esteri.
Il comitato ha il compito di concedere il nulla osta, sulla base della valutazione tecnica di una scheda-modello che contiene le principali informazioni inerenti il soggetto richiedente (cv) e il progetto imprenditoriale (business plan).
(Articolo tratto da Italia Oggi del 18/02/2014)