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Casi particolari in materia di iscrizione anagrafica degli stranieri in Italia

Si tratta di casi trattati in specifiche circolari ministeriali o che hanno formato oggetto di risposta a Quesiti formulati al Ministero dell’Interno: argomenti che possono riguardare gli stranieri interessati all'ingresso o al soggiorno in Italia.

- Iscrizione dei minori non accompagnati (punto 4, circolare n. 39/2007)

Per i minori comunitari non accompagnati si procede all’iscrizione anagrafica sulla base della decisione dell’Autorità giudiziaria minorile che ne ha disposto l’affidamento o la tutela.

L’iscrizione anagrafica viene curata dal tutore o dall’affidatario esibendo il suddetto provvedimento del Tribunale. 

- Iscrizione per motivi religiosi (punto 5, circolare n. 39/2007)

La documentazione richiesta ai cittadini comunitari che soggiornano in Italia per motivi religiosi consiste nella dichiarazione del responsabile della Comunità religiosa in Italia, attestante la natura dell’incarico ricoperto, l’assunzione dell’onere del vitto e dell’alloggio, vistato dalla Curia vescovile o da equivalente Autorità religiosa presente in Italia.

- Iscrizione del genitore comunitario di minore italiano (Quesito del 16 novembre 2007)

Qui ci troviamo di fronte ad un quesito formulato al Ministero dell’Interno avente ad oggetto i requisiti necessari al soggiorno superiore ai tre mesi di genitore di cittadino italiano.

Il Ministero ha chiarito che il cittadino in questione deve essere iscritto in anagrafe senza dover dimostrare di possedere i requisiti previsti dal D. Lgs. 30/2007.

Una diversa soluzione, infatti, potrebbe configurare una disparità di trattamento del cittadino Ue rispetto a quello extracomunitario.

Nei confronti di quest’ultimo, infatti, trova applicazione l’art. 30, comma 1, lettera d), del D. Lgs. 286/98, in base al quale il permesso di soggiorno viene rilasciato al genitore straniero di minore residente in Italia a prescindere dal possesso di un valido titolo di soggiorno.

- Iscrizione di cittadino comunitario a carico di cittadino extracomunitario (Quesito del 17 marzo 2008)

Il quesito era il seguente: “Che documentazione occorre chiedere ad una cittadina dell’Unione che non lavora, coniugata con un cittadino extracomunitario regolarmente soggiornante in Italia?”

II Ministero ha così risposto: “Le condizioni che consentono il soggiorno del cittadino dell’Unione sono in questo caso il rapporto di parentela e il possesso da parte del coniuge di redditi sufficienti al soggiorno di entrambi, secondo i criteri di parametrazione alla pensione sociale indicati nella circolare n. 19/2007

 

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