Che differenza c'è tra il preavviso di diniego e il diniego definitivo della cittadinanza
E’ molto importante sapere se si è ricevuto il preavviso o il diniego della cittadinanza, perché totalmente diversi sono gli strumenti giuridici a disposizione dello straniero per sperare ancora di ottenere la cittadinanza. Cambiano anche i tempi per difendersi e l’autorità a cui sottoporre le proprie argomentazioni.
E’ un grave errore aspettare il diniego definitivo per ricorrere al Tar, senza aver prima contestato il preavviso di diniego. La contestazione del preavviso di diniego è una difesa anticipata, rivolta alla stessa Amministrazione che deve adottare il provvedimento. Rimanere passivi di fronte al preavviso di diniego sarebbe un gran peccato se il richiedente ha delle valide argomentazioni difensive che possono influire sulla decisione finale.
Differenza c'è tra il preavviso di diniego e il diniego definitivo della cittadinanza
Infatti, bisogna considerare che se si riesce a far cambiare idea al Ministero dell’Interno attraverso una memoria ben costruita ed argomentata, in sede di contestazione del preavviso di diniego, la cittadinanza può arrivare in tempi davvero rapidi (uno o due mesi) e a costi decisamente inferiori, contro i tempi lunghi e le spese superiori del ricorso al Tar.
E' naturale che sia complicato far cambiare idea al Ministero dell'Interno e convincerlo a gettare nel cestino un provvedimento di diniego già "confezionato": per questo motivo, contestare il preavviso di diniego è un’operazione altamente giuridica, che richiede padronanza della normativa e delle circolari in materia di cittadinanza, nonché delle leggi sull’immigrazione e in generale della giurisprudenza del settore.
