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Come posso ottenere un permesso di soggiorno in Italia acquistando un appartamento senza dover lavorare?

L'allegato al D.M. 850/2011, tra le varie tipologie di visti d'ingresso, al n. 13 prevede il visto per "residenza elettiva".

Tale visto consente l'ingresso in Italia allo straniero che intende stabilirsi nel nostro Paese e sia in grado di mantenersi autonomamente senza dover lavorare.

Lo straniero che vuole richiedere il permesso di soggiorno per residenza elettiva deve fornire garanzie ("adeguate" e "documentate") in merito sia alla disponibilità di un'abitazione da eleggere a residenza, sia al possesso di "ampie risorse economiche autonome, stabili e regolari, di cui si possa ragionevolmente supporre la continuità nel futuro".

Come posso ottenere un permesso di soggiorno in Italia acquistando un appartamento o comprando casa senza dover lavorare?

Riguardo al primo requisito, va detto che nel caso in cui l'immobile sia di proprietà dello straniero, ciò facilita notevolmente la pratica di richiesta del visto per residenza elettiva, posto che alcune Ambasciate ritengono esistente per implicito il requisito della disponibilità delle risorse economiche.

Ricordiamo che per legge tali risorse devono essere "non inferiori al triplo dell'importo annuo previsto dalla tabella A allegata alla direttiva del Ministro dell'interno del 1 marzo 2000, recante definizione dei mezzi di sussistenza per l'ingresso ed il soggiorno degli stranieri nel territorio dello Stato".

Si tratta più o meno di una somma pari a 31.000 euro.

Le risorse documentate dallo straniero debbono consistere in cospicue rendite (pensioni, vitalizi), proprietà immobiliari, stabili attività economico-commerciali. La posizione economica e finanziaria del cliente costituisce la parte più importante del contratto di consulenza stipulato con lo studio legale, rappresentando il primo presupposto per poter richiedere il visto e il pedissequo permesso di soggiorno per residenza elettiva.

Il permesso di soggiorno per residenza elettiva si richiede alla Questura competente in base al luogo in cui lo straniero va a risiedere (sostanzialmente, del luogo in cui è ubicato l'immobile).

Sappiamo a questo punto che le pratiche inerenti il visto d'ingresso sono trattate dalle nostre autorità consolari, mentre per tutto ciò che attiene al permesso di soggiorno, la competenza è territorialmente circoscritta in base al luogo di residenza o di dimora dello straniero. Dunque è sempre utile per il richiedente avvalersi dell'assistenza di un professionista sul posto.

Diverso è il caso della cittadinanza. Anche in questa materia vi è una stretta connessione territoriale con il luogo di residenza dell'interessato, nel senso che competente a ricevere la domanda di cittadinanza è sempre la prefettura del luogo in cui il richiedente risiede.

Tuttavia la pratica si presenta online, tramite il portale immigrazione del Ministero dell'Interno, e sempre online può essere monitorata, così come gli uffici possono essere sollecitati a distanza via pec. È pertanto normale che uno straniero la cui domanda sia stata presentata davanti alla prefettura di Mantova possa cercare un avvocato a Roma per cittadinanza. E in effetti la grande maggioranza dei clienti del nostro Studio è collocata in tutte le Regioni d'Italia, non solo a Roma.

Il richiedente si rivolge a un avvocato per cittadinanza perché è consapevole che non esiste un modello per la cittadinanza per residenza, che si scarica e si compila. Anche perché la compilazione della domanda (da effettuarsi obbligatoriamente online) è soltanto il primo step della procedura. Dopo l'interessato, se non vuole vedere eccessivamente ritardati i tempi di attesa, dovrà monitorare il procedimento e sollecitare l'Amministrazione affinché esegua i suoi atti di ufficio, e in ciò può rivelarsi fondamentale l'assistenza di un avvocato esperto di cittadinanza e diritto dell'immigrazione.

 

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