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Il permesso di soggiorno per residenza elettiva può essere richiesto dallo straniero di qualsiasi nazionalità?

Il permesso di soggiorno per residenza elettiva consente un soggiorno in Italia superiore a novanta giorni a stranieri di qualunque nazionalità. Il requisito è unico per tutti, ovvero la dimostrazione di poter mantenersi autonomamente nel territorio nazionale senza dover esercitare alcuna attività lavorativa. 

Lo straniero deve anche dimostrare di avere la disponibilita di un’abitazione da eleggere a residenza, e di essere titolare di ampie risorse economiche - come detto differenti dal lavoro - sulle quali possa contare anche nel futuro (es. rendite, pensioni, vitalizi, quote azionarie, etc.)

In caso di residenza negata cosa fare? Sicuramente non è semplice ottenere un permesso di soggiorno per residenza elettiva, anche perché l'amministrazione, ultimamente, convalidata da una rilevante giurisprudenza, ha richiesto come ulteriore requisito che straniero dimostri di voler effettivamente stabilirsi in Italia, posto che per residenza si intende luogo di stabile dimora (così, ad es., la sentenza Tar Lazio, sez. III-Ter, n. 7797 del 7 luglio 2016).

Diventa quindi allettante valutare anche se ci sono possibilità per un ingresso per lavoro al di fuori delle quote. Si tratta delle circostanze che vengono elencate dall'art 27 del Testo Unico sull'Immigrazione, e che riguardano ad esempio i dirigenti distaccati in Italia di aziende che hanno sede all'estero, oppure di interpreti o traduttori stranieri che si vogliono trasferire in Italia per svolgere la loro attività come lavoratori autonomi o subordinati, oppure il personale dello spettacolo, o ancora gli atleti, gli infermieri professionali, i professori universitari, etc.

Insomma, si tratta di casi molto specifici, per i quali non è richiesta la disponibilità di una quota. Vedere se ci sono i requisiti per un ingresso per lavoro al di fuori delle quote è molto importante perché bisogna prendere atto che in Italia, ormai da tanti anni, non viene più pubblicato alcun decreto flussi che consenta l'ingresso in Italia per lavoro non stagionale per le ipotesi più ricorrenti (come il personale domestico), visto che gli ultimi decreti flussi si sono limitati ad autorizzare fattispecie molto ristrette e speciali, come start-up innovative o investitori stranieri.

 

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