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Assegno di inclusione per stranieri in Italia

L'Assegno di Inclusione, introdotto dall’articolo 1 del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48 e convertito con modificazioni dalla legge 3 luglio 2023, n. 85, rappresenta una misura fondamentale per il sostegno delle famiglie in difficoltà economica e sociale. Una delle caratteristiche rilevanti di questa misura è la possibilità per i cittadini stranieri di beneficiarne, a condizione che soddisfino specifici requisiti.

Cos'è l'Assegno di Inclusione

L'Assegno di Inclusione (ADI) è stato ideato per combattere la povertà, la fragilità e l'esclusione sociale, promuovendo percorsi di inserimento sociale, formazione e lavoro. Questo assegno offre un sostegno economico mensile ai nuclei familiari che si trovano in condizioni di necessità, con l'obiettivo di migliorare la loro situazione economica e favorire l'inclusione sociale e lavorativa.

Come possiamo assistervi

Boschetti Studio Legale, con la sua equipe di avvocati altamente formati nell'assistenza degli stranieri in Italia, può assistere lo straniero nella presentazione della domanda dell'assegno di inclusione, ovvero può patrocinare il giudizio contro l'eventuale diniego rigetto dell'assegno di inclusione per stranieri, anche con il patrocinio a spese dello Stato.

È importante ricordare, infatti, che laddove dovesse essere necessario rivolgersi al Giudice, poiché il richiedente versa in stato di bisogno economico è possibile accedere al "gratuito patrocinio". La legge italiana prevede che per essere ammessi al patrocinio a spese dello Stato è necessario che il richiedente sia titolare di un reddito annuo imponibile, risultante dall'ultima dichiarazione, non superiore a € 11.746,68 (d.m. 23 luglio 2020 in GU n. 24 del 30 gennaio 2021). Se l'interessato convive con il coniuge, l’unito civilmente o con altri familiari, il reddito è costituito dalla somma dei redditi conseguiti nel medesimo periodo da ogni componente della famiglia, compreso l'istante. 

Destinatari dell'ADI

L'ADI fornisce un sostegno economico e di inclusione sociale e professionale. Questo aiuto è subordinato alla verifica dei mezzi e all'adesione a un percorso personalizzato di attivazione sociale e lavorativa. Il sostegno si articola in due componenti:

  • Un'integrazione del reddito familiare fino a una certa soglia.
  • Un sostegno per le famiglie che vivono in abitazioni in affitto con contratto regolarmente registrato.

Il beneficio economico dell'ADI inizia a decorrere dal mese successivo alla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale (PAD) da parte del richiedente, a condizione che la verifica preliminare dia esito positivo.

Requisiti per l'ADI

Il richiedente deve essere:
- Un cittadino italiano o un familiare con diritto di soggiorno.
- Un cittadino di un altro Paese dell'Unione Europea o un familiare con diritto di soggiorno permanente.
- Un cittadino di Paesi terzi con permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.
- Un titolare dello status di protezione internazionale o dello status di apolide.

Dunque, anche i cittadini stranieri possono richiedere l'Assegno di Inclusione, purché rientrino in una delle seguenti categorie:

  • Cittadini dell'Unione Europea: Inclusi i loro familiari con diritto di soggiorno o soggiorno permanente.
  • Cittadini di Paesi Terzi: In possesso di un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.
  • Titolari di Protezione Internazionale: Coloro che hanno ottenuto lo status della protezione internazionale.
  • Apolidi: Persone riconosciute come apolidi.

Il richiedente - importantissimo - deve essere residente in Italia da almeno cinque anni, con gli ultimi due anni in modo continuativo. Ne consegue che un eventuale buco di residenza può compromettere il diritto dello straniero a richiedere l'assegno di inclusione. Questo requisito mira a garantire che il sostegno sia indirizzato a persone stabilmente integrate nel tessuto sociale ed economico del paese.

Il nucleo familiare deve avere:

  • Un valore ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) non superiore a 9.360 euro.
  • Un reddito familiare annuo inferiore a 6.000 euro, moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza ADI.
  • Un patrimonio immobiliare (esclusa la casa di abitazione) non superiore a 150.000 euro.
  • Un patrimonio mobiliare non superiore a:
      - 6.000 euro per nuclei composti da un solo componente.
      - 8.000 euro per nuclei composti da due componenti.
      - 10.000 euro per nuclei composti da tre o più componenti, incrementato per ogni figlio oltre il terzo.

Altri Requisiti:

- Assenza di misure cautelari personali o condanne definitive.
- Non essere disoccupato a causa di dimissioni volontarie nei 12 mesi precedenti, salvo dimissioni per giusta causa.
- Non risiedere in strutture a totale carico pubblico.
- Aver adempiuto all'obbligo di istruzione per i beneficiari tra 18 e 29 anni.

Documenti Necessari per la Domanda

Documenti di Identità e Soggiorno

  • Documento di identità valido del richiedente.
  • Permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo (se applicabile).
  • Certificato di residenza che attesti i cinque anni di residenza in Italia, di cui gli ultimi due continuativi.

Documenti Economici

  • ISEE in corso di validità.
  • Documentazione sui redditi familiari, inclusi eventuali trattamenti assistenziali.
  • Documentazione sul patrimonio immobiliare e mobiliare, inclusi conti correnti e depositi.

Altri Documenti

  • Certificati medici attestanti disabilità o condizioni di salute rilevanti.
  • Documentazione legale per i casi di protezione internazionale o status di apolide.
  • Certificati di stato di famiglia e altre documentazioni attestanti la composizione del nucleo familiare.

Come Richiedere l'ADI

Le domande per l'ADI possono essere presentate all'INPS dal 18 dicembre 2023:

  • Online, tramite il sito INPS con le proprie credenziali.
  • Presso i patronati.
  • Presso i Centri di Assistenza Fiscale, dal 1° gennaio 2024.

Una volta presentata la domanda, il richiedente deve registrarsi sulla piattaforma del Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL) e sottoscrivere il patto di attivazione digitale del nucleo familiare (PAD). I dati verranno poi inviati ai servizi sociali del comune di residenza per l’analisi e la presa in carico dei componenti con bisogni complessi.

I beneficiari dell'ADI devono comunicare all'INPS qualsiasi variazione delle condizioni lavorative e dei componenti del nucleo familiare per garantire la continuità del beneficio.

L'Assegno di Inclusione rappresenta un'importante risorsa per i cittadini stranieri che risiedono in Italia da lungo tempo e si trovano in difficoltà economiche. Garantire l'accesso a questo sostegno è fondamentale per promuovere l'inclusione e migliorare la qualità della vita di tutte le persone che vivono nel nostro paese.

 

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