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Il Brasile in Italia. Boom di immigrati negli ultimi anni: cosa fare per poter vivere nel nostro paese

Negli ultimi anni un numero sempre crescente di cittadini di nazionalità brasiliana si informano per avere la cittadinanza italiana, tramite il riconoscimento iure sanguinis, che può avvenire a seconda dei casi in via amministrativa o giudiziale.

L'ipotesi giudiziale è più comunemente nota come cidadania italiana materna, ovvero riguarda quei casi in cui nell'albero genealogico della famiglia è presente una donna, il cui figlio è nato prima del 1948, quando cioè la donna non poteva trasmettere la cittadinanza alla prole.

Ad esempio, se il dante causa emigrato in Brasile ha avuto una figlia, quest'ultima è certamente cittadina italiana iure sanguinis, essendo figlia di padre cittadino; ma se il figlio di questa donna è nato prima del 1948, ella non può aver trasmesso la cittadinanza italiana perché la legge dell'epoca non lo consentiva. La Cassazione, sulla base di due note sentenze della Corte Costituzionale, ha affermato il principio opposto, per cui il figlio di donna cittadina acquista la cittadinanza iure sanguinis anche se nato prima del 1948.

Il richiedente la cittadinanza iure sanguinis consulta la pratica di cittadinanza, o meglio il suo processo incardinato davanti al tribunale civile, per mezzo di un'applicazione scaricabile sullo smartphone, dove in tempo reale vengono descritti i passi del processo, dall'iscrizione della causa al ruolo, fino alla pubblicazione della sentenza e del passaggio in archivio del fascicolo processuale.

Naturalmente la cittadinanza iure sanguinis riguarda qualsiasi discendente di sangue italiano, ma in Brasile la cidadania italiana materna è un argomento di assoluto rilievo perché se facciamo riferimento a stati, ad esempio, come San Paolo, la quantità di persone che hanno un antenato italiano è veramente esorbitante.

La grandissima quantità di persone che richiedono la cidadania italiana ha prodotto notevole risalto anche sui social media, dove abbondano i gruppi dedicati alla materia in cui gli iscritti si scambiano consigli e opinioni sulle rispettive procedure.

La cittadinanza è la forma principale e più agevole per potersi regolarizzare in Italia, determinando l'insorgere di uno status, ma lo straniero, dal Brasile o qualunque altro Stato, può cercare di trovare la via di soggiornare legalmente in Italia anche tramite il lavoro (ad esempio, tramite i flussi d'ingresso per i discendenti di sangue italiano), oppure studio, o per le altre forme previste dalle norme del diritto dell'immigrazione.

La complessità tecnica e giuridica della materia, sia per quanto riguarda la cittadinanza, che la regolarizzazione tramite permesso di soggiorno, rende certamente consigliabile l'assistenza di un professionista specializzato.

 

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