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Articoli Cittadinanza Italiana

La cittadinanza italiana può considerarsi l’ultimo tassello del percorso di integrazione dello straniero in Italia, che inizia con il rilascio del permesso di soggiorno e ha il più delle volte, come tappa intermedia, l’acquisto dello status di soggiornante di lungo periodo.

Selezioniamo gli articoli e le tematiche di maggiore rilevanza in tema di cittadinanza italiana, con il proposito di tenere informati i nostri utenti sui percorsi amministrativi e giudiziari che portano ad ottenere questo importante beneficio.

Analizziamo anche fattispecie molto particolari, prendendo spunto dalla ricca casistica che ci viene sottoposta ogni giorno nell’esercizio della professione. In questo modo, cerchiamo di aiutare quegli utenti che difficilmente, sul web, trovano risposte ai loro problemi “di nicchia”. 

 


Prova della residenza anagrafica decennale nella domanda di cittadinanza per residenza

Il TAR Lazio ha emesso una sentenza in materia di residenza e cittadinanza italiana che riteniamo essere molto rilevante per tutti gli stranieri in Italia che si chiedono come ottenere la cittadinanza italiana. Ci riferiamo alla sentenza TAR Lazio, sez. V bis, 18 settembre 2023, n. 13815. La domanda risolta nella sentenza è la seguente: ai fini della determinazione della residenza di 10 anni, per poter presentare domanda di cittadinanza italiana, rileva esclusivamente la residenza anagrafica o lo straniero può dimostrare con altri mezzi la sua permanenza nel territorio dello Stato? Il Tribunale ha aderito alla prima soluzione, affermando che, in conformità alla disciplina interna in materia di anagrafe, la residenza legale ai fini dell’ottenimento della cittadinanza italiana ex art. 9, lett. f), legge n. 91/1992 è accertata solo attraverso...

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Come sollecitare la pratica di cittadinanza italiana per residenza 2023

La cittadinanza italiana per residenza è un riconoscimento ambito da molti stranieri radicati in Italia. Ottenere la cittadinanza italiana può offrire una serie di vantaggi, inclusi i diritti di voto e l'accesso a servizi sociali e sanitari. Se sei uno straniero extracomunitario che risiede legalmente in Italia da un almeno 10 anni ininterrotti, puoi fare richiesta di cittadinanza italiana. 1. Requisiti di base per la cittadinanza italiana per residenza La pratica di cittadinanza italiana per residenza richiede i seguenti requisiti fondamentali: Residenza anagrafica: Devi dimostrare di essere residente in Italia in modo legale e continuativo per un periodo di almeno 10 anni. Ci sono alcune eccezioni, come per i cittadini di paesi appartenenti all'Unione Europea, che possono richiedere la cittadinanza dopo 4 anni...

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Ricorso contro il diniego cittadinanza per guida in stato di ebbrezza

Il riconoscimento della cittadinanza italiana per naturalizzazione costituisce per la pubblica amministrazione un atto di natura altamente discrezionale.  Ciò significa che la concessione dello status di cittadino non costituisce per il richiedente una sorta di "diritto" che deve necessariamente e automaticamente essergli riconosciuto, ma rappresenta il momento conclusivo di un'attenta analisi che implica l'accertamento di un interesse pubblico, cioè il corretto inserimento dello straniero nella comunità nazionale.  La pubblica amministrazione, nonostante il suo potere discrezionale, non può però limitarsi a fornire un giudizio sommario, superficiale e incompleto, emettendo un diniego cittadinanza italiana unicamente sulla base di una precedente condanna, specie se risalente nel tempo, per guida in stato d'ebbrezza,...

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Trascrizione dell'atto di nascita formato all'estero del figlio nato da due donne

Capita sempre più che venga presentata richiesta di trascrizione di un atto di nascita formato all'estero nel quale i genitori sono persone dello stesso sesso. La richiesta viene valutata dall'ufficiale dello stato civile, che, sulla base delle vigenti disposizioni, deve emettere un provvedimento di accoglimento o di rifiuto. Quest'ultimo è passibile di essere impugnato davanti all'autorità giudiziaria con un ricorso contro il rifiuto della trascrizione di un atto di nascita formato all'estero. Ricordiamo tutti la sentenza della Corte di Cassazione n. 19599 del 30 settembre 2016, che ha affrontato il caso delle due donne che avevano richiesto al Comune di Torino la trascrizione dell'atto di nascita di un minore nato all'estero, ovvero in Spagna, nel quale entrambe venivano indicate come madri, per aver una partorito e l'altra...

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Sollecito cittadinanza italiana 2021

I tempi di attesa per ottenere la cittadinanza italiana sono piuttosto lunghi. Spesso, infatti, accade che la domanda di cittadinanza risulti bloccata, obbligando il richiedente ad attendere oltre un termine ragionevole per vedere la propria pratica definita.  Molti clienti, allora, si rivolgono al nostro Studio per velocizzare pratica di cittadinanza.  È proprio di qualche giorno fa l'ultima pratica di sollecito che lo Studio ha risolto con successo. La questione riguardava una cliente che si era rivolta a noi nel mese di febbraio per sollecitare la sua domanda di cittadinanza per residenza presentata nel dicembre 2016 e ancora bloccata in fase istruttoria a distanza di ben oltre 4 anni.  Abbiamo, così, intrapreso una specifica attività di pressing in modo periodico e continuativo al Ministero dell'Interno e...

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Sentenza del Tar Lazio sul diniego della cittadinanza per precedenti penali del familiare convivente

“Il provvedimento di diniego della cittadinanza italiana è adeguatamente istruito e motivato anche solo in riferimento ai pregiudizi penali dei familiari conviventi dell’istante quando essi, in ragione dell’acquisto della cittadinanza italiana da parte del loro congiunto, potrebbero ottenere un permesso per motivi familiari ovvero non essere soggetti a espulsione. Non si tratta infatti di estendere la responsabilità penale dei familiari all’interessato, ma di preservare la comunità nazionale dal danno che si determinerebbe per effetto dell’applicazione a costoro della disciplina relativa ai parenti del cittadino italiano. È pertanto legittimo il diniego di concessione della cittadinanza opposto al figlio motivato sui precedenti penali del padre con questi convivente”: questo è quanto affermato dal TAR Lazio, sezione I, con la sentenza...

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Un brasiliano può richiedere la doppia cittadinanza?

La cittadinanza indica lo stretto vincolo di appartenenza che esiste tra un determinato individuo (detto cittadino) e lo Stato. Nelle democrazie odierne, gli ordinamenti giuridici ricollegano il cosiddetto status civitatis al pieno esercizio e godimento dei diritti politici e civili all’interno del territorio statale, nonché l’assoggettamento a determinati oneri e/o doveri verso lo Stato. Per quanto riguarda la normativa in vigore in Italia, le regole concernenti l’acquisto, la manutenzione e la perdita della cittadinanza italiana vengono disciplinate dalla Legge n. 91 del 5 febbraio 1992[1].

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Sono un libero professionista russo. Cosa posso fare per vivere in Italia?

L’ingresso in Italia per il libero professionista straniero che voglia svolgere attività lavorativa è disciplinato dall’art. 26 del D. Lgs. n. 286/98 che lo ammette nell’ambito delle quote stabilite annualmente mediante il decreto flussi. La possibilità di ottenere un visto per lavoro autonomo è subordinata all’esistenza, in capo al richiedente, dei requisiti previsti dalla legge italiana per lo svolgimento della specifica attività, inclusa l’iscrizione ad albi e registri, se richiesta. Non deve trattarsi, inoltre, di un'attività riservata ai cittadini italiani. Necessaria è anche l'attestazione da parte dell’autorità competente, di data non anteriore a tre mesi, che dichiari che non sussistono motivi ostativi allo svolgimento dell’attività che lo straniero intende svolgere.

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I diritti di un Brasiliano in italia. Timori e giudizi

Il Brasile è uno dei Paesi in cui più si sono concentrate le grandi migrazioni dall’Italia nel Diciannovesimo Secolo. Successivamente all’abolizione della schiavitù, gli italiani si sono sposati in massa nel Sud America per lavorare nella coltivazione dei campi liberati. Ne consegue che oggi, soprattutto in alcuni Stati, come ad esempio San Paolo, è altissima la concentrazione di persone di sangue italiano, che, in quanto tali, si interessano al tema dello ius sanguinis Italia. I discendenti di italiani emigrati in Brasile devono analizzare attentamente il proprio albero genealogico, per comprendere se rientrano in un caso di cidadania italiana materna oppure di cidadania italiana paterna.

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Sono discendente di un italiano, ma sono nato e cresciuto in Brasile. Cosa devo fare per ottenere la cittadinanza?

Chi nasce in Brasile da cittadino di sangue italiano presenta due stati di cittadinanza differenti e paralleli: la cittadinanza brasiliana, ius soli, e la cittadinanza italiana, jure sanguinis. Ma la cittadinanza italiana deve essere accertata. Il discendente di sangue italiano deve presentare la domanda per la cittadinanza italiana, allegando i certificati dello stato civile (nascita e matrimonio, debitamente tradotti e apostillati) che attestano la discendenza in linea retta dall’avo italiano. Ricordiamo che la domanda per conseguircidadania italiana può essere presentata esclusivamente dal discendente in linea retta, cioè di sangue, mentre il coniuge non ha alcun diritto nel relativo procedimento, potendo egli richiedere la cittadinanza solo in un momento successivo, cioè per naturalizzazione, tramite la domanda di cittadinanza per...

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Cittadinanza la possiamo ottenere o per matrimonio o per residenza: quali sono le regole?

Il riconoscimento e la concessione della cittadinanza italiana a stranieri avvengono nell'ambito delle norme della legge 5 febbraio 1992 n. 91, la quale prevede come principio cardine della materia lo ius sanguinis, e, in secondo luogo, la possibilità per gli stranieri di naturalizzarsi italiani in presenza di determinati requisiti. In primo luogo, lo straniero può presentare richiesta di cittadinanza per matrimonio. L'istanza presuppone, per l'appunto, che il richiedente sia coniugato con cittadino italiano. Ricordiamo che il matrimonio deve essere valido ed efficace non solo all'atto della presentazione della domanda, ma fino alla conclusione del procedimento, ovvero alla data di adozione del decreto che conferisce la cittadinanza italiana. Non deve essere intervenuto quindi il divorzio, né la separazione tra i coniugi, neppure di f...

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Quali sono le regole per abitare stabilmente in Italia?

Lo straniero che voglia soggiornare regolarmente e continuativamente in Italia ha diverse possibilità da prendere in considerazione. Indubbiamente, l’ottenimento dello status di cittadino garantisce tutele e diritti - civili, politici e sociali - di ampiezza maggiore rispetto a qualsiasi titolo di soggiorno per stranieri in Italia; per tale ragione è fondamentale sapere cosa serve per avere la cittadinanza italiana. I requisiti richiesti variano a seconda che si presenti la domanda di cittadinanza italiana per matrimonio, per residenza o ius sanguinis; in quest’ultimo caso elemento cardine è la discendenza in linea retta da un avo italiano che non abbia perso o rinunciato alla cittadinanza anche in caso di emigrazione all’estero.

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Nasco in Brasile e lavoro in Italia. Posso chiedere la cittadinanza?

Il discendente di sangue italiano nato in Brasile ha doppia cittadinanza: quella brasiliana, iure soli, e la cidadania italiana, iure sanguinis. Egli ha quindi possibilità di vedersi riconoscere la cittadinanza italiana iure sanguinis, attravero un percorso che può essere amministrativo o giudiziale a seconda dei casi. Ovvero, se la discendenza è in linea maschile, e si tratta quindi di cidadania italiana per via paterna, la cittadinanza può richiedersi con un'istanza amministrativa, da presentarsi dinanzi al Consolato italiano, se l'interessato risiede all'estero, oppure al Comune, se egli risiede in Italia. Se invece l'albero familiare presenta una donna il cui figlio è nato prima del 1948, ovvero prima dell'entrata in vigore della Costituzione italiana, si è allora davanti a un caso di cidadania italiana per via materna, e quindi...

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Sono stato adottato da cittadino italiano: posso diventare cittadino italiano?

Ai sensi dell’art. 9, comma 1, lettera, b), la cittadinanza può essere concessa allo straniero maggiorenne adottato da cittadino italiano  che risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almenocinque anni successivamente alla adozione.Si tratta di una delle ipotesi di naturalizzazione su base volontaria, per le quali è richiesta la dimostrazione di redditi sufficienti a che lo straniero non debba considerarsi un carico sociale per lo Stato, nonché di una posizione giudiziaria pulita. Alla cittadinanza per naturalizzazione si contrappone lo ius sanguinis Italia, che è il principio su cui si fonda l’ordinamento giuridico italiano in materia di cittadinanza.Ai sensi dell’art. 1 della suddetta legge, infatti, è cittadino italiano il figlio di padre o madri cittadini.Per lo straniero di sangue italiano interessato a capire come...

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Le regole da sapere per entrare in Italia se sei straniero. Ecco cosa fare

Esiste un percorso ideale dello straniero che sceglie di vivere stabilmente in Italia. Questo percorso inizia con l'ingresso, forse la tappa più complicata. Sappiamo, infatti, che da molti anni i Governi emanano decreti flussi che consentono l'ingresso per fattispecie molto complesse e alla portata di pochi (ad es. per gli stranieri che intendano avviare start-up innovative), dunque la normale colf, o lo straniero che intende entrare legalmente in Italia per svolgere attività di lavoro (autonomo o subordinato), di fatto non riesce a vedere soddisfatta la sua aspettativa. Per gli stranieri che però riescono a ottenere il visto d'ingresso il successivo passo è l'ottenimento del permesso di soggiorno (rilasciato per il medesimo titolo: es., al visto per studio corrisponde il permesso di soggiorno per studio). Con il permesso di soggiorno...

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Come affrontare la burocrazia in Italia. I primi passi per gli stranieri

La burocrazia è uno scoglio a cui gli stranieri debbono abituarsi ben presto, sin dal primo ingresso in Italia. La richiesta del visto tramite l'Ambasciata, con allegazione di una ricca documentazione indispensabile per vedere accolta la propria istanza; l'ingresso e la richiesta, entro i seguenti 8 giorni, del permesso di soggiorno, cui seguono i rilevamenti dattiloscopici (le c.d. impronte digitali), più la domanda di iscrizione anagrafica, con relativi controlli dei vigili urbani. Questi sono soltanto esempi. Altro modello conosciuto di burocrazia è quello che investe la domanda per la cittadinanza italiana. Il richiedente, per poter presentare la domanda, non solo deve raccogliere una serie di documenti attestanti il possesso dei requisiti di legge, ma deve anche allegarli all'interno di un modulo di domanda telematico sul portale...

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Conosci i requisiti per vivere stabilmente in Italia? La parola all’esperto.

Ottenere la cittadinanza italiana è senza dubbio la soluzione migliore per lo straniero che intende soggiornare in Italia stabilmente, senza alcun rischio e in piena legalità. Il cittadino straniero che abbia gli avi italiani può effettuare la richiesta di riconoscimento della cittadinanza italiana ius sanguinis, cioè dimostrando la linea di sangue; la cittadinanza, difatti, si trasmette dai genitori italiani ai figli, a prescindere dal luogo di nascita di questi ultimi.  Va, tuttavia, effettuata una distinzione tra il riconoscimento della cittadinanza ius sanguinis per via paterna o per via materna.

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Sono cittadino italiano. Mio fratello può rimanere in Italia ottenendo un permesso di soggiorno?

Quando un cittadino straniero acquisisce la cittadinanza italiana, i suoi parenti fino al secondo grado – ad esempio fratelli o sorelle – purchè conviventi con lui, possono richiedere e ottenere un permesso di soggiorno per motivi familiari. La domanda, da presentare in Questura, deve essere corredata dalla documentazione attestante il grado di parentela e l’effettiva coabitazione con il cittadino italiano. Un permesso di soggiorno ottenuto sul presupposto indicato garantisce al cittadino straniero la possibilità di svolgere attività lavorativa e di usufruire di assistenza sanitaria. 

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Il Brasile in Italia. Boom di immigrati negli ultimi anni: cosa fare per poter vivere nel nostro paese

Negli ultimi anni un numero sempre crescente di cittadini di nazionalità brasiliana si informano per avere la cittadinanza italiana, tramite il riconoscimento iure sanguinis, che può avvenire a seconda dei casi in via amministrativa o giudiziale. L'ipotesi giudiziale è più comunemente nota come cidadania italiana materna, ovvero riguarda quei casi in cui nell'albero genealogico della famiglia è presente una donna, il cui figlio è nato prima del 1948, quando cioè la donna non poteva trasmettere la cittadinanza alla prole.

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Quando uno straniero non è più clandestino?

L’ingresso e la permanenza regolare in Italia da parte di uno straniero sono disciplinati dettagliatamente dalla normativa in materia di immigrazione, che stabilisce le modalità per soggiornare legalmente nel territorio dello Stato. Per un cittadino straniero che abbia maturato i requisiti necessari è quindi importante sapere come si richiede la cittadinanza italiana. La domanda deve essere presentata online mediante il portale del Ministero dell’Interno, compilando un modulo telematico e allegando la documentazione occorrente in base al differente presupposto su cui si procede alla richiesta (residenza in Italia, matrimonio con cittadino italiano, adozione ecc.).

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Dal Brasile all’Italia grazie ai nonni di Torino: come velocizzare cittadinanza e residenza.

Lo jure sanguinis è il principio cardine su cui si fonda la legge italiana che disciplina la materia della cittadinanza. All'art. 1 della legge 5 febbraio 1992, n. 91, è espressamente stabilito che è cittadino italiano il figlio di padre o madre cittadini. Se anche alla data odierna, ottobre 2019, il Governo continua a portare avanti riforme sullo ius soli e lo ius culturae, è innegabile che la tradizione italiana in materia di cittadinanza si fonda sullo ius sanguinis e che tale realtà difficilmente potrà essere sovvertita.

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La differenza tra ottenere il permesso di soggiorno e la cittadinanza in Italia. Un aiuto per i cittadini stranieri che decidono di trasferirsi

La domanda per la cittadinanza italiana per stranieri in Italia può essere presentata, nei casi di naturalizzazione, solo dopo aver maturato un periodo preciso di residenza anagrafica. Il periodo generale è 10 anni (leggera f, art. 9, legge n. 91/1992), ma esso varia in relazione alle singole fattispecie (ad es. 4 anni per i cittadini dell'Unione, 5 anni per chi è stato adottato da cittadino italiano). Diverso è il caso del coniuge di cittadino italiano. Qui, tra i requisiti per la cittadinanza per matrimonio vi è il possesso della residenza, successiva al matrimonio stesso, per almeno 2 anni (termine dimezzato se la coppia ha figli).

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Trasferirsi senza lavoro. Quali sono i requisiti per rimanere in Italia?

Il soggiorno regolare e stabile in Italia per uno straniero, ad oggi, è possibile in differenti ipotesi, disciplinate dettagliatamente dalla normativa vigente. Se in generale lo straniero, per avere un permesso di soggiorno, deve svolgere attività lavorativa per poter produrre un reddito e non essere un soggetto a carico dello Stato italiano, vi sono tuttavia delle fattispecie che non richiedono il requisito del lavoro. Innanzitutto, è consentito rimanere in Italia ottenendo un permesso di soggiorno per residenza elettiva. Qui, anzi, si richiede espressamente che lo straniero possa dimostrare di auto-mantenersi senza dover lavorare. Il visto e permesso di soggiorno per residenza elettiva sono incompatibili con lo svolgimento di attività lavorativa, tanto dipendente quanto autonoma.

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Nasco in Brasile, ma i miei bisnonni sono italiani. Posso avere anch’io la cittadinanza o il permesso per stare in Italia?

Le grandi correnti migratorie che hanno interessato l'Italia nella seconda metà dell'Ottocento fanno sì che oggi molti discendenti di sangue italiano, anche di terza o quarta generazione, richiedono la cittadinanza italiana ius sanguinis. Cosa serve per avere la cittadinanza italiana è la prima domanda da porsi. Anzitutto, bisogna essere discendenti da cittadino italiano, ossia di una persona nata in Italia da genitori italiani (o meglio, da padre italiano, perché trattandosi in genere di nascite avvenute nella seconda metà dell'Ottocento o primi anni del Novecento, le normative di riferimento prevedevano che solo il padre trasmetteva alla prole la cittadinanza italiana ius sanguinis).

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